I rifiuti elettronici, o RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), sono tutti quegli apparecchi che dipendono dall’energia elettrica per funzionare e che, una volta giunti a fine vita, devono essere smaltiti in modo adeguato.
Si tratta di una tipologia di rifiuti molto diffusa e in costante crescita, a causa del rapido sviluppo tecnologico e del frequente rinnovo dei dispositivi elettronici. Secondo i dati dell’ONU, nel 2019 sono stati generati 53,6 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici nel mondo, di cui solo il 17,4% è stato raccolto e trattato correttamente2.
I rifiuti elettronici rappresentano una sfida ambientale, ma anche una risorsa preziosa. Infatti, contengono materiali riciclabili come metalli, plastica, vetro, che possono essere recuperati e riutilizzati, riducendo l’impatto sull’ambiente e il consumo di risorse naturali. Inoltre, alcuni rifiuti elettronici contengono sostanze pericolose, come mercurio, piombo, cadmio, che se non gestite correttamente possono causare danni alla salute umana e all’ecosistema.
Per questo motivo, è importante gestire i rifiuti elettronici in modo responsabile, seguendo le norme vigenti e affidandosi a soggetti qualificati per il loro trasporto e smaltimento. In Italia, la normativa di riferimento è il Decreto Legislativo 49/2014, che recepisce la Direttiva Europea 2012/19/UE, e stabilisce le modalità di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE3.
In particolare, la normativa prevede che:
- I produttori e i distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono responsabili della gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti, e devono garantire la loro raccolta e il loro trattamento, attraverso sistemi collettivi o individuali.
- I consumatori devono conferire i rifiuti elettronici ai centri di raccolta autorizzati, o ai distributori che offrono il servizio di ritiro gratuito dei vecchi apparecchi al momento dell’acquisto di uno nuovo (principio del “uno contro uno”).
- Le imprese che producono rifiuti elettronici devono registrarsi al SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), e devono affidare il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti a soggetti autorizzati, dotati di apposita documentazione (FIR, Formulario di Identificazione dei Rifiuti).
Tra i soggetti autorizzati a gestire i rifiuti elettronici c’è Tesai S.r.l., un’azienda che opera nel settore della logistica specializzata nel trasporto dei RAEE, delle pile e degli accumulatori esausti, in tutta Italia. Tesai offre soluzioni personalizzate per ogni esigenza, supporto organizzativo, tempestività, massimo rispetto dell’ambiente e propensione al miglioramento qualitativo del servizio1.
Se vuoi saperne di più sui servizi di Tesai, visita il loro sito web tesai.it, o contattali al numero 02 9390 9360, o via email a info@tesai.it.
Ricorda che gestire i rifiuti elettronici in modo responsabile è un dovere civico, ma anche un’opportunità per contribuire a un futuro più sostenibile. 💚